Il pugilato è uno dei più antichi sport di contatto e i guanti indossati dai pugili sul ring sono diventati un simbolo rappresentativo. I primi incontri di pugilato si sono svolti senza guanti, ma nel tempo è emersa la necessità di un tale accessorio, destinato a proteggere le mani degli atleti e non solo.
Sebbene il pugilato sia soprannominato “lo sport dei guanti”, il nome è diventato leggermente improprio poiché ha ispirato anche altri sport di contatto che hanno preso in prestito questo elemento dell’equipaggiamento. Questi sono:
Kickboxing
In linguaggio comune, questo sport è chiamato anche “boxe con i piedi”, data la presenza di numerosi elementi in comune. Gli incontri si svolgono sempre sul ring del pugilato e i combattenti sono equipaggiati con guanti, la differenza principale sta nel fatto che sono consentiti anche colpi con il piede.
Il kickboxing, disciplina che unisce il pugilato classico con il Muay Thai e il karate, è stato praticato per la prima volta in Giappone. Successe nel 1960 e dieci anni dopo ha cominciato ad essere praticato anche negli Stati Uniti. Tra il kickboxing giapponese e quello americano ci sono alcune differenze, ma queste non riguardano i guanti da boxe, obbligatori in entrambe le varianti.
MMA
MMA è l’acronimo di Mixed Martial Arts, uno sport noto meglio con il nome di “cage fighting” (combattimento in gabbia). Come si può facilmente dedurre dal nome, si tratta di uno sport che unisce una serie di stili e tecniche della boxe e delle arti marziali. Sebbene sia diventato popolare solo all’inizio del XX secolo, l’MMA ha le sue origini nell’antica Cina, da dove è stato poi ripreso anche dai greci. Il paese da cui è partito il trend di popolarità che gode attualmente questo sport è il Brasile e il nome di MMA è apparso nel 1993, con l’organizzazione della prima gala negli Stati Uniti.
I guantoni indossati dai combattenti non sono propriamente guantoni da boxe, ma si ispirano al loro modello. I guantoni MMA sono più piccoli e leggeri rispetto a quelli da boxe, ma la principale differenza consiste nel fatto che le dita sono esposte. Questo dettaglio è molto importante poiché nell’MMA sono consentite le tecniche di grappling, clinch e la lotta a terra.
Tipi di guanti da boxe
I pugili che prendono seriamente questo sport hanno bisogno di diversi tipi di guanti da boxe, oltre a quelli del ring. Esistono quattro categorie principali di guanti da boxe, classificate come segue:
- Guanti per l’allenamento al sacco – l’allenamento al sacco è una componente importante della preparazione di un pugile e per questo ha bisogno di un paio di guanti speciali. I guanti per il sacco da boxe hanno meno imbottitura e riempimento, per consentire al pugile di sentire meglio i colpi. In questo modo, i colpi applicati in modo errato vengono avvertiti, quindi il pugile può correggerli durante gli allenamenti. Inoltre, hanno anche una funzione protettiva, prevenendo lesioni alle mani a seguito di colpi applicati al sacco.
- Guanti per l’allenamento – sono destinati principalmente ai principianti e possono essere utilizzati sia per l’allenamento al sacco che per quello sul ring. Facendo un’analogia, possono essere considerati una sorta di pneumatici all season, non adattati per un tipo specifico di allenamento, ma utilizzabili per diverse opzioni.
- Guanti per il sparing – destinati all’allenamento con i partner, questi guanti hanno più imbottitura per la protezione di chi li indossa e di chi si allena con loro. Le dimensioni sono simili a quelle dei guanti da allenamento, ma quelli per il sparing sono più pesanti e più ben imbottiti.
- Guanti da competizione – sono i guanti utilizzati nei match ufficiali e sono divisi a loro volta in due categorie: per amatori e per professionisti. Quelli della seconda categoria offrono una migliore protezione e consentono colpi più precisi, motivo per cui sono più costosi di qualsiasi altro tipo di guanto.
I guanti da boxe sono l’accessorio più importante negli sport di contatto, tuttavia, ovviamente, non si deve minimizzare l’importanza degli altri elementi dell’equipaggiamento.
